ASCOLTARE

«Ascoltare veramente è chiedere cosa cambiare: una parola che non provochi a un cambiamento, a un giudizio e a una decisione di cambiamento, o non vale nulla oppure non è ascoltata»

«Ascoltare veramente è chiedere cosa cambiare: una parola che non provochi a un cambiamento, a un giudizio e a una decisione di cambiamento, o non vale nulla oppure non è ascoltata»

Luigi Giussani, Una rivoluzione di sé (2024)

Filippo De Bortoli

Ascoltare, guardare, conoscere nel dettaglio la realtà di un’azienda, un’organizzazione, un’istituzione pubblica, è la prima parte del lavoro, essenziale per capire davvero la natura del racconto.
Questo mi porta a dedicare un tempo importante ad osservare, domandare e raccoglie notizie sull’attività, la storia e la presenza nel territorio, in un dialogo con chi opera nell’azienda ai più diversi livelli.
La restituzione di questi contenuti costituisce la base sulla quale, insieme, identifichiamo protagonisti, toni di voce e materiale della narrazione, per procedere così con la costruzione della storia.
L’ascolto riguarda anche il modo in cui l’azienda considera il proprio pubblico, come ci entra in rapporto, cosa gli offre.

RACCONTARE

«Nell’epoca dello storytelling consumiamo molte più narrazioni che cose. Il contenuto narrativo è ancora più importante del valore d’uso. Quello che ci manca oggi sono le narrazioni che aprono un futuro, le narrazioni che ci aprono alla speranza».

«Nell’epoca dello storytelling consumiamo molte più narrazioni che cose. Il contenuto narrativo è ancora più importante del valore d’uso. Quello che ci manca oggi sono le narrazioni che aprono un futuro, le narrazioni che ci aprono alla speranza».

Byung-Chul Han, La crisi della narrazione (2024)

Filippo De Bortoli

Raccontare non significa “inventare storie” o dare una veste diversa a strategie commerciali.
Vuol dire comunicare attraverso la narrazione.
Significa immedesimarsi, partecipare all’esperienza della persona che abbiamo davanti, alla sua opera e al suo lavoro. Significa accompagnare.
È una tessitura, e un cammino.
Chiede di chiarire scopi e obbiettivi della narrazione, valutando e decidendo insieme i tempi, per un Piano Editoriale come per il lancio di una campagna di prodotto.
Si percorre insieme, così, la strada che porta a scegliere parole, media e linguaggi più adatti per la produzione vera e propria del racconto. Fino al momento in cui viene ‘consegnato’ al pubblico individuato.